mercoledì 30 marzo 2011

La mia partecipazione al convegno


Mi chiamo Bruno, faccio parte della consulta per l’handicap, e vivo non a Tor Bella Monaca, ma nel 8° Municipio. Tuttavia conosco molto bene questo quartiere perchè lo frequento da anni, insieme ad un gruppo di amici che vedo quotidianamente presso un centro diurno per disabili presente sul territorio.
Non siamo qui per esporre proposte per la riqualificazione di questo territorio.
Io e gli amici qui presenti, non vogliamo fare proposte nuove perchè riteniamo che non servono nuove idee.
Basterebbe realizzare quelle di cui si parla da tempo e che poi non vengono mai completamente realizzate!
In questo territorio è forte l’esigenza di un miglioramento della legalità e della sicurezza, per cui sarebbe sicuramente utile ai cittadini un rafforzamento reale della presenza delle forze dell’ordine per le strade. Questo però è necessario per affrontare l’emergenza del quotidiano.
Ma occorre anche progettare uno sviluppo forte della cultura e sopratutto realizzare questi progetti.
Quel che serve è migliorare la qualità della scuola in questo quartiere come in altri, aumentare i luoghi in cui si fa cultura per favorire ai giovani un’alternativa alle bische, perchè siamo convinti che attraverso lo sviluppo della cultura, si combatte anche la delinquenza, la povertà, l’ignoranza....
È poi fortemente necessario rafforzare il sociale, data la numerosità dei portatori d’handicap che vivono in questo quartiere, proponendo magari interventi altri che vadano oltre il puro assistenzialismo, certamente necessario ai portatori d’handicap grave, ma non completamente soddisfacente per quei disabili che potrebbero essere aiutati a diventare una risorsa per la società piuttosto che un costo.
Personalmente sono grato alle istituzioni che hanno messo a mia disposizione centri come il CIS, all’interno del quale ho trovato le risorse per poter combattere alcune problematiche personali.
Oggi le mie esigenze sono cambiate: ho bisogno di sentirmi pienamente parte di questa società e completamente autonomo.
Ma la mia integrazione sociale, la mia autonomia saranno complete solo se passeranno attraverso un reale inserimento lavorativo!
E questo francamente è vero non solo per noi ragazzi disabili, ma per tutti quelli che come me, giovani o meno giovani, di Tor Bella Monaca o non, hanno bisogno di un lavoro per vivere...
Per qualche tempo ho pensato che le cose andassero per il verso giusto.
Ero stato inserito, insieme ad alcuni amici, in un progetto per la manutenzione di alcune aree verdi del quartiere.
Si trattava di un piccolo impegno fatto di poche ore mensili, che tuttavia ci permetteva di sperare nel futuro. Siamo invece stati privati anche di quel piccolo sostegno.
Insomma le cose stanno così: non sono abbastanza “disabile” per avere diritto ad una pensione, ma sono abbastanza “disabile” per non avere diritto ad un lavoro!
Ma la riqualificazione di un quartiere non parte dalla qualità di vita offerta ai suoi cittadini?

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