martedì 4 agosto 2009

le vacanze di Bruna


La mattina del 7 luglio di questo anno mi hanno chiamato per comunicarmi la località di vacanze: Cesenatico. Finalmente al mare.
Il giorno della partenza per le vacanze tanto sognate durante l’inverno è stata fissata per il 22 luglio. Sono partita da Roma alle 8:00 del mattino da Grotte Celoni, un quartiere vicino a Tor Bella Monaca. Ad attenderci un meraviglioso pullman turistico che ci ha condotto a Cesenatico.
Il mio gruppo di vacanzieri era formato da: Pasquale, Rossana, Alessandro, Roberta, Alessandro bis, Alfredo, Francesca e Bruna,
Gli operatoti erano:Dario, Lucio, Elena, Marta, Annalisa, Francesco, Maila, Renato, Maria, Carla e Monica.
Appena arrivati, nel tardo pomeriggio, il gestore dell’hotel ci ha consegnato le chiavi delle stanze e una volta sistemati i bagagli ci siamo riposati, e rinfrescati con una bella doccia e dopo
siamo scesi per ora di cena.
La mattina ci alzavamo presto per andare al mare che distava circa cinquecento metri ed era l’occasione di arrivare in spiaggia facendo una bella passeggiata.
Accanto alla spiaggia c’era uno spazio con la piscina..
Mi alzavo presto per andare a fare colazione poi ritornavo in stanza per prepararmi per andare al mare. Appena arrivata mi sono seduta sul lettino a prendere il sole e le operatrici ci hanno messo la crema protettiva su tutto il corpo.
Una sera abbiamo preso il tandem per andare a fare un giro al centro.
Prima di partire il penultimo giorno abbiamo preso il pedalò siamo saliti e allontanandoci dalla costa siamo andati al largo.
Mi hanno spinto dal pattino per farmi fare il bagno, ho avuto una sensazione di panico ma alla fine è stato bello.
Con i miei amici mi sono divertita, però mi è dispiaciuto per un ragazzo che si à sentito male.
Alfredo, un mio amico, mi ha prestato per le lunghe passeggiate la sua carrozzina, perché la strada era molto lunga e faticosa. E’ stata una bella esperienza e spero di ripeterla anche il prossimo anno.

Aspettando le vacanze


Sono contento di andare in vacanza a Cesenatico il 24 agosto e spero di divertimi e trovare una ragazza che mi piace e fare il bagno e sentirmi al mio agio e trovare l’anima gemella.
Mi piace nuotare sotto l’acqua, giocare a pallavolo con gli amici e con il mio amico Carlo
e fare il bagno con una donna. Prima di partire dovrò comprare un pò di cose per il viaggio i costumi e l’asciugamano. Il mio papa mi aiuterà a fare la valigia. E’ il primo anno che parto per i soggiorni e sono entusiasto di trovare la donna da sposare un sabato e giocare al biliardino, mi porterò la radio per ascoltare la mia Squadra del cuore: la Roma. Con il rastrello voglio prendere le telline e le vongole e se ci sono gli scogli voglio prendere le cozze insieme alla mia donna. Farò le foto per ricordo da portare a mio papa, e farò i castelli di sabbia insieme alla mia donna.

Quando starò a Cesenatico scriverò una cartolina a tutti gli amici del CIS

mercoledì 29 luglio 2009

Alessia, con te abbiamo vinto anche noi




I ragazzi del Centro Diurno CIS di Tor Bella Monaca festeggiano insieme a te la strepitosa vittoria ai mondiali di nuoto di Roma. La tua medaglia d'oro è un esempio positivo per i giovani delle periferie: uscire dal disagio è possibile.


martedì 28 luglio 2009

lunedì 27 aprile 2009

Difendere il sociale che lavora contro il degrado urbano.

Appello alle istituzioni e ai cittadini, del Municpio delle Torri:
“la tutela e la promozione degli spazi pubblici non deve finire”.

E’ già da diversi anni che il Centro Integrazione Sociale CIS della Comunità Capodarco di Roma onlus, in collaborazione con il Consorzio di Cooperazione Sociale A. Bastiani, gestisce la manutenzione e la pulizia del verde in alcune piazze del quartiere di Tor Bella Monaca:
Piazza G. Castano - Parco Limitrofo - Piazza di Via dell’Archeologia presso Comparto R5.
In tale attività sono inseriti 8 ragazzi del Centro Diurno H di Via G. Castano n.39 di Tor Bella Monaca, struttura che offre servizi per la socialità e l’autonomia grazie ad un progetto finanziato dal Comune di Roma V Dipartimento e dal Municipio Roma VIII delle Torri.
Per questi ragazzi si tratta di un’occasione di lavoro concreta e di un possibile processo di crescita personale vera perché attraverso la dignità raggiunta con l’occupazione, sviluppa autonomia e integrazione sociale. Inoltre questo lavoro di tutela degli spazi verdi e di servizio contro il degrado urbano è una vera e propria azione di utilità sociale per tutti i cittadini che quotidianamente vivono questi spazi pubblici: famiglie, anziani e bambini.
In tutti questi anni, ci sembra, abbiate apprezzato e sostenuto questa attività o, meglio ancora, avete valutato positivamente il servizio svolto in relazione all’incarico datoci dal Dipartimento XVI del Comune di Roma.
Adesso, purtroppo, le condizioni degli spazi pubblici in questione stanno peggiorando a vista d’occhio perché la convenzione che ci autorizza a svolgere il servizio non ci è stata riconfermata. Abbiamo ricevuto semplicemente una comunicazione scritta dal Comune di Roma - Dip. XVI del 14/04/2009 in cui in maniera sintetica e sbrigativa venivano solamente espressi i ringraziamenti per il lavoro svolto. Ma ancora oggi, non abbiamo ricevuto nessuna notizia in merito alla prosecuzione di questo importante servizio di contrasto al degrado urbano.
Non sappiamo perché e come tale scelta è nata, se da esigenze organizzative e/o burocratiche istituzionali, o da nostre probabili mancanze.
Se dipendesse da noi siamo pronti ad assumerci le possibili responsabilità ma allo stesso tempo, correggendoci e migliorando il servizio, vorremmo poter continuare questo progetto.
Inutile dirvi che siamo amareggiati per questa scelta che crediamo vada a pesare in particolare sui ragazzi impegnati nel lavoro, come crediamo pesi ed amareggi anche voi, visto che ad oggi nessuno comunque è venuto a svolgere le pulizie ed il resto al nostro posto.
Crediamo che questa esperienza, questi anni di lavoro non meritino di sparire o meglio finire così, vorremmo anzi ampliarli, avere più spazi e più ragazzi del territorio a partecipare e per questo vi chiediamo di firmare questo lettera da inviare al Comune di Roma, all’attenzione del Sindaco, chiedendogli se possibile che sostenga il lavoro svolto, ce lo restituisca, ci permetta di continuare sempre più in modo significativo il nostro progetto.

Grazie per la vostra attenzione
I ragazzi e gli operatori del CIS

lunedì 6 aprile 2009

6 aprile 2009 ore 03:32 a.m.


E’ arrivato all’improvviso di notte, traditore. seminando distruzione. Macerie e dolore ovunque: per tutti.
Certo il terremoto in Italia dovremmo aspettarcelo in ogni istante e un pò ovunque, data la conformazione geofisica del nostro territorio.
Tuttavia non siamo preparati: gli edifici non vengono costruiti secondo le norme antisismiche, l’abusivismo ha devastato il territorio e la prevenzione è inesistente. Manca una vera cultura ed educazione riguardo il rispetto ambientale e quindi per noi stessi.
Tragedie di questo tipo non sono prevedibili. Non ci si abitua mai, e qui da noi ogni scossa diventa tragedia. Ma la prevenzione è tutt’altra faccenda.
Il fatto che l’evento catastrofico sia accaduto di notte ha purtroppo fatto molte vittime, perchè la gente è stata colta nel sonno e quindi in casa. E se fosse successo di giorno? Chissà forse ancora peggio: i bambini nelle scuole, le persone al lavoro. E’ difficile dirlo. Molti sono gli interrogativi che questa ennesima tragedia “annunciata” purtroppo solleva e molte le questioni che si aprono in seguito a vicende dolorose come questa a partire dalla ricerca delle “irresponsabilità” di chi doveva controllare, vigilare e mettere in sicurezza preventiva sia gli edifici che le popolazioni. Ma questo non solo in Abruzzo ma su tutto il territorio nazionale. Per questo ci viole tempo ma anche Politiche adeguate. Forse è l’ora di cominciare la vera ricostruzione.
Per adesso: terrore, paura e disagio di ogni tipo. Più la lista delle vittima si allunga più cresce il senso della nostra impotenza. Ma è necessario darsi forza ed affrontare e risolvere tutti i problemi derivanti dal subito dopo.
Quindi decidi di partire come volontario per porgere il tuo aiuto, ma all’arrivo senti anche tu un certo disagio dovuto al fatto che non sai cosa fare. Da dove cominciare. Come comportarsi?
Ci si accorge presto che manca tutto perchè improvvisamente vengono cancellate tutte le cose e i punti di riferimento della vita di ogni giorno. Soprattutto i beni più preziosi: gli affetti, la casa.
Dopo un pò ci accorgiamo anche di come le comodità a cui siamo abituati, in un attimo non ci appartengono più. Diventiamo “profughi”, senza nulla. Solo una tenda e con l’angoscia dei cari ancora dispersi e con la speranza che qualcun’altro possa essere estratto ancora vivo da sotto le macerie. E in aggiunta a tutto questo le persone vengono saccheggiate dalle speculazioni di ogni tipo (la vendita a prezzi sbalorditivi dell’acqua minerale nei primi giorni) e dallo sciacallaggio infame. La speculazione mediatica ha toccato il fondo.
Dopo questi primi istanti c’è solo disperazione. Il sentimento della speranza è un qualcosa che arriverà dopo. A freddo. Per adesso si avverte solo un forte bisogno di abbraccio e di vicinanza. Più tardi voglia di normalità.

giovedì 2 aprile 2009

roba da matti

qui al cis sono tutti matti da manicomio
alessandra

i miei pensieri

ieri ero distratto e non pensavo a nulla, oggi riesco a ragionare tranquillamente
Daniele.

volontario per sentirsi utile

mi chiamo bruno scipioni ho 33 anni, sto nella protezione civile, mi piace farte qualcosa per gli altri, ed e un modo per mettersi in gioco, crescere

bruno
rolando ha ndato via cielo luca

un saluto alla mia amica

ciao alla mia amica luana che gli voglio tanto bene perche ci sentiamo al telefono.
maurizia del cis

Di anno in anno

Anche quest’anno per il CIS il Progetto si conclude il 31 dicembre.
Siamo a gennaio e come tutti gli anni le istituzioni non fanno ancora niente per garantire la continuità delle attività messe in piedi per noi.
La crisi economica che ci circonda certo ci spaventa anche più degli altri anni.
Proprio come quando ci consigliano di continuare a spendere e consumare per sostenere l’economia nazionale, allo stesso modo speriamo che le istituzioni decidano di sostenere i servizi come il CIS che ci aiutano ad affrontare la vita, e che sono diventate nel tempo parte integrante della nostra esistenza, luoghi dove abbiamo conosciuto e frequentate persone che consideriamo essere la nostra famiglia allargata.
Questo centro è per noi qualcosa di più che un posto dove andare e fare delle cose.
E’ un posto che ci ha dato l’opportunità di crescere e migliorare, rendendoci artefici in molti casi delle scelte da fare.
Molte cose le decidiamo in piena autonomia, altre le decidiamo insieme come gruppo.
Sentendoci ormai quasi una famiglia, abbiamo costituito un gruppo che sì auto-aiuta e trova in esso la forza per sostenere ed affrontare problemi e difficoltà anche personali.
Siamo un gruppo in cui ci si preoccupa anche di imboccare l’amico che non riesce da solo, senza aspettare l’operatore, un gruppo che sostiene l’amico senza mai giudicare.
In questi anni ognuno di noi a fatto tante conquiste personali ed è per noi veramente triste il solo pensiero che questo Centro può essere chiuso senza dare ad altri le possibilità che abbiamo avuto noi. Qui al CIS abbiamo avuto l’opportunità di scoprire di noi cose che non avremmo mai creduto di poter fare.

La redazione

Ricordo di un amico speciale


La scomparsa improvvisa di Rolando ci ha fatto veramente tanto male, ma la maniera in cui è avvenuta rispetta il suo stile.
Di Rolando non sapevi mai per certo se lo avresti rivisto domani. Se glielo chiedevi lui intonava: ”PARAPAPUNZIE, PARAPAPUNZIA”. E se gli chiedevi come stesse ti rispondeva: “Ah, quanto soffro”. E probabilmente era vero...............
Apparentemente lo vedevi isolato, non partecipe.
Ma il Rolando che ci piace ricordare è quello vero ed autentico dei momenti in cui aiutava Rossella a scendere dal Trambus, in cui faceva da papà a Rita portandosela in giro mano nella mano, in cui sosteneva le malinconie di Mary.................

CIAO ROLANDO
CON AFFETTO GLI AMICI DEL CIS.
Pubblicato da: Laboratorio "A Ruota Libera sull'Arcobaleno"

sette scope per sette ragazzi

Sono passati più di 8 anni da quando abbiamo iniziato questo lavoro, in cui salvaguardiamo la piazza antistante al CIS, il parco di via Mitelli, ed ultimamente i due parchi situati su via Anderloni, facendo la manutenzione del verde.
Tutto è incominciato con un semplice laboratorio di giardinaggio. Poi la nostra buona volontà è stata premiata e così ci è stato proposto di essere coinvolti in questo Progetto per la pulizia della piazza.
Quindi l’attività di laboratorio è diventata un lavoro, non definitivo, ma un’occasione per fare esperienza. Il progetto andrà avanti finchè le istituzioni (Comune di Roma, Municipio delle Torri) ci daranno la possibilità di proseguire. Speriamo che in futuro le cose cambieranno. Noi non ci arrendiamo, la volontà non manca, il lavoro non ci spaventa.
Cera una volta in un paese lontano........... Avevano detto che ci avrebbero fatto costituire una cooperativa. Questa favola va avanti non si sa da quanto tempo! Ma in realtà non succede mai nulla!
Se questo progetto non avesse un prosieguo, il degrado minaccerebbe le cose buone come il parco di Via Mitelli che sarebbe distrutto perchè sommerso continuamente dalla sporcizia.
Sarebbe distrutto anche il parco della zona del R5, poiché questo parco è frequentato continuamente da drogati, stranieri, ubriachi ecc etc.
Soluzioni? Noi proponiamo le nostre!
Far capire alla gente che bisogna rispettare l’ambiente ed il lavoro degli altri! Come? Lasciando a noi la possibilità di proseguire il nostro lavoro, di essere esempio per gli altri.
Se però vogliamo ottenere il rispetto della gente, è necessario che per prime le istituzioni ci ritengano degni di rispetto, mantenendo le promesse che ci sono state fatte e quindi riconoscendo il nostro operato come vero lavoro.
Siamo convinti che solo pulendo continuamente si educa la gente a fare altrettanto ed a comportarsi educatamente!

Green Group - pubblicato da: Laboratorio "A Ruota Libera sull'Arcobaleno"

venerdì 20 febbraio 2009

c'è "pasta" per te



17 febbraio 2009, siamo andati a visitare uno dei Laboratori Sociali della Comunità Capodarco di Roma ONLUS che negli ultimi tre anni all'incirca si è trasformata in un'opportunità lavorativa per alcuni ragazzi. Stiamo parlando del piccolo stabilimento della pasta situatosulla via laurentina situato a pomezia


mercoledì 14 gennaio 2009

Costruttori di bolle: libro-denuncia sull'informazione malata.


Esce il nuovo libro di Felice Sciosciammocca. Nelle pagine dell'inchesta l'autore si addentra in un'analisi intelligente e spietata della cronaca degli ultimi 15 anni per svelare come manipolazioni e costruzioni fantasiose insidiano quotidianamente le notizie, l'informazione.
Una denuncia forte e soprattutto un richiamo all'etica giornalistica.
Da oggi in tutte le librerie.
"Costruttori di bolle" di Felice Sciosciammocca - Vesuvio Edizioni - 187 pagg. - Euro 18,50