giovedì 2 aprile 2009

Di anno in anno

Anche quest’anno per il CIS il Progetto si conclude il 31 dicembre.
Siamo a gennaio e come tutti gli anni le istituzioni non fanno ancora niente per garantire la continuità delle attività messe in piedi per noi.
La crisi economica che ci circonda certo ci spaventa anche più degli altri anni.
Proprio come quando ci consigliano di continuare a spendere e consumare per sostenere l’economia nazionale, allo stesso modo speriamo che le istituzioni decidano di sostenere i servizi come il CIS che ci aiutano ad affrontare la vita, e che sono diventate nel tempo parte integrante della nostra esistenza, luoghi dove abbiamo conosciuto e frequentate persone che consideriamo essere la nostra famiglia allargata.
Questo centro è per noi qualcosa di più che un posto dove andare e fare delle cose.
E’ un posto che ci ha dato l’opportunità di crescere e migliorare, rendendoci artefici in molti casi delle scelte da fare.
Molte cose le decidiamo in piena autonomia, altre le decidiamo insieme come gruppo.
Sentendoci ormai quasi una famiglia, abbiamo costituito un gruppo che sì auto-aiuta e trova in esso la forza per sostenere ed affrontare problemi e difficoltà anche personali.
Siamo un gruppo in cui ci si preoccupa anche di imboccare l’amico che non riesce da solo, senza aspettare l’operatore, un gruppo che sostiene l’amico senza mai giudicare.
In questi anni ognuno di noi a fatto tante conquiste personali ed è per noi veramente triste il solo pensiero che questo Centro può essere chiuso senza dare ad altri le possibilità che abbiamo avuto noi. Qui al CIS abbiamo avuto l’opportunità di scoprire di noi cose che non avremmo mai creduto di poter fare.

La redazione

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